sabato 8 dicembre 2007

noi e i numeri... da un giornale

Pochi minuti fa ho preso un quotidiano scegliendo una pagina che non fosse solo di pubblicità (arduo trovarla), ma che ne contenesse un po', perchè comunque parte importante del mondo d'oggi. Dopo averla trovata ho letto tutto ciò che era scritto in quella pagina facendo dei cerchiolini con una penna rossa attorno a dei riferimenti matematici, numeri soprattutto. Ho inoltre sottolineato tutti gli articoli indeterminativi (un, una, uno) perchè di fatto sono riferimenti ad una quantità specifica: l'unità. Il mio foglio si è presto riempito di cerchi e righette. Sono un sacco i numeri che ho evidenziato, anche perchè usiamo la numerazione nella vita di tutti i giorni per indicare un sacco di elementi: quantità di tempo, di spazio, di soldi... ore, anni, metri... proporzioni per dare un'idea dell'estensione del fenomeno (ad esempio 2/3, indica una buona quantità)... primo per indicare qualcosa che è superiore o che è accaduto in precedenza... A4 per indicare un'autostrada... numeri semplicemente per esprimere una quantità... il costo di un abbonamento telefonico in euro e i numeri sui tasti del cellulare di una fotografia... una compagnia di telefonia che ha scelto un numero proprio come suo nome... un numero di telefono per chiedere informazioni... La prima scritta di ogni foglio del giornale è proprio un numero, quello che identifica la pagina stessa, seguito subito dalla data.


Utilizziamo i numeri per dare un ordine a ciò che c'è intorno a noi... questo è senza dubbio lo scopo principale. Saper contare ci permette di controllare quello che ci circonda, rendendoci conto con precisione delle quantità e potendole disporre secondo uno ordine di misura. Se si viaggia su un'autostrada si sa che all'uscita 12 seguirà la 13 e non un'altra a caso... non avrò quindi bisogno di stare attentissimo dall'inizio alla fine del viaggio sperando di non prdere la strada giusta. E' proprio questo il vantaggio dei numeri...poter capire al volo cosa è più e cosa è meno. Il controllo della realtà è ciò che spinge fare matematica.

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